







Modellini di Auto Fiat 500c belvédère grigia - BRUMM
Echelle 1/43ème

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Questa Fiat 500c Belvédère grigia di BRUMM cattura con precisione notevole l'essenza di una delle auto più iconiche dell'Italia del dopoguerra. Questa miniatura in scala 1/43 rende omaggio a un'epoca in cui l'automobile italiana rivoluzionava la mobilità urbana con soluzioni ingegnose e accessibili.
Realizzata da BRUMM, riconosciuto specialista di miniatures italiane, questa riproduzione fedele si impone come un autentico testimone di una rivoluzione automobilistica che ha segnato la storia dell'industria europea e trasformato la società italiana degli anni '50.
Caratteristiche della miniatura
- Modello: Fiat 500c Belvédère
- Marca: Fiat
- Anno: 1949-1955
- Scala: 1/43
- Colore: Grigia
- Produttore: BRUMM
- Scatola protettiva inclusa: Sì
Il modello originale: una rivoluzione automobilistica italiana
La Fiat 500c Belvédère nasce nel 1949 dalla volontà di Fiat di democratizzare l'automobile in Italia. Successore del modello standard Topolino, questa versione "c" (per "commerciale") si distingue per il suo tettuccio in tela ripiegabile che le conferisce un fascino unico e una maggiore praticità. Il termine "Belvédère" si riferisce a questa configurazione semi-cabriolet che permette di godere del paesaggio mantenendo una protezione laterale.
Dal punto di vista tecnico, la 500c mantiene il motore quattro cilindri da 569 cm³ che sviluppa 16,5 cavalli, sufficiente per muovere i suoi 535 chili a una velocità massima di 85 km/h. Il suo design privilegia la semplicità e l'affidabilità, con una trasmissione a quattro marce e una sospensione a molle a balestra che, sebbene rudimentale, si adatta perfettamente alle strade italiane dell'epoca.
Il successo commerciale è immediato: la 500c diventa rapidamente il simbolo della rinascita italiana del dopoguerra, consentendo a migliaia di famiglie di accedere alla propria prima automobile. La sua produzione si estenderà fino al 1955, totalizzando quasi 376.000 esemplari, confermando il suo status di icona popolare.
Fiat negli anni '50: architetto della mobilità italiana
Al momento del lancio della 500c, Fiat attraversa un periodo di grande trasformazione sotto la direzione di Vittorio Valletta. L'azienda torinese, fondata nel 1899 da Giovanni Agnelli, si afferma come il motore della ricostruzione industriale italiana. La strategia consiste nello sviluppare veicoli accessibili, in grado di rispondere alle esigenze di una popolazione desiderosa di mobilità dopo gli anni difficili del conflitto mondiale.
Questa epoca segna l'età dell'oro dell'innovazione Fiat, con lo sviluppo simultaneo di diversi modelli rivoluzionari. La casa automobilistica con il rombo investe massicciamente in ricerca e sviluppo, facendo affidamento sul suo centro tecnico di Torino per progettare soluzioni automobilistiche adatte al nascente mercato europeo. La 500c si inserisce perfettamente in questa filosofia, combinando economia d'uso e piacere di guida.
L'influenza di Fiat va ben oltre il mondo automobilistico: l'azienda diventa un attore sociale importante, contribuendo alla trasformazione della società italiana attraverso la democratizzazione dell'automobile. Questa visione strategica colloca Fiat come pioniere dei concetti di mobilità urbana che domineranno le decadi successive.
Il Topolino che conquistò il cinema
La Fiat 500c Belvédère deve parte della sua fama alle sue apparizioni nei cinema italiani degli anni '50. Federico Fellini la immortala in diverse delle sue opere, tra cui "I Vitelloni" (1953), dove incarna perfettamente lo spirito della gioventù italiana in cerca di libertà. Questa associazione con la nascente "Dolce Vita" trasforma la piccola Fiat in un vero simbolo culturale.
L'aneddoto più gustoso riguarda le riprese del film "Pane, amore e fantasia" con Gina Lollobrigida. La produzione aveva previsto di utilizzare una 500c per una scena romantica, ma il veicolo, sovraccarico dall'equipe di produzione, si è rifiutato di salire una collina romana. Ci sono voluti diversi ciak e l'intervento di figuranti che spingevano discretamente l'auto per ottenere la sequenza desiderata, creando un momento di complicità leggendaria tra l'attrice e il suo veicolo.
Questa vicinanza al mondo artistico si spiega con il carattere accessibile della 500c, che diventa rapidamente la scelta preferita dei giovani creatori italiani. Pittori, scrittori e registi adottano massicciamente questa automobile che offre loro una mobilità creativa a buon mercato. Così, il Belvédère accompagna letteralmente la rinascita culturale italiana, diventando il testimone mobile di un'epoca di eccezionale fermento artistico.
Ancora oggi, i collezionisti cercano particolarmente gli esemplari grigi della 500c Belvédère, questa tonalità è considerata la più rappresentativa dell'eleganza discreta che caratterizzava l'automobile italiana di questo periodo. Questo colore, battezzato "Grigio Medio" da Fiat, simboleggia perfettamente l'equilibrio tra tradizione e modernità che cercava la società italiana degli anni '50.
Completa la tua collezione di miniature
Questa Fiat 500c Belvédère BRUMM trova naturalmente il suo posto tra le auto in miniatura Fiat, formando un insieme coerente con gli altri modelli iconici del marchio torinese. Si armonizza particolarmente bene con gli altri veicoli degli anni '50, un periodo prospero per l'automobile europea.
I collezionisti apprezzeranno abbinarla ai classici 1950-1979 per ricreare l'atmosfera di questo periodo cruciale. La sua complementarietà con altre miniature italiane consente di creare un insieme tematico particolarmente attraente, testimoniando la ricchezza del patrimonio automobilistico transalpino.
Questa miniatura è destinata sia ai collezionisti specializzati nella automobilistica italiana sia agli appassionati di storia sociale, essendo la 500c Belvédère un testimone privilegiato della trasformazione della società europea del dopoguerra. Gli amanti delle miniature in scala 1/43 troveranno anch'essi un modello di riferimento, che illustra perfettamente il savoir-faire di BRUMM nella riproduzione fedele dei veicoli storici.
Domande frequenti
Come comprendere le scale delle miniature?
La scala indica il rapporto di riduzione tra l'auto reale e la miniatura. Ad esempio, in scala 1:43, ogni centimetro sulla miniatura corrisponde a 43 centimetri sul veicolo reale.
Concretamente, un modello Ferrari in scala 1/18 è lungo circa 25-30 cm, mentre in scala 1/43 misura circa 10 cm.
Quali scale sono disponibili?
Le nostre miniature sono disponibili principalmente nelle scale 1/43, 1/24, 1/18 e 1/87 (HO). La scala è sempre indicata nella scheda prodotto.
Più piccolo è il secondo numero, più grande è la miniatura (ad esempio, 1/18 è più grande di 1/43).
La miniatura è dotata di protezione?
Sì, ogni miniatura viene consegnata sistematicamente nella sua scatola protettiva. Questa scatola preserva il valore collezionabile e protegge la miniatura da polvere e urti.
Come viene protetto il mio pacco durante il trasporto?
Imballiamo ogni ordine con la massima cura: pluriball, imbottitura adeguata e polistirolo. La tua miniatura sarà perfettamente al sicuro durante il viaggio.
Quali sono i tempi di consegna?
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